Isola d’Elba e Arcipelago Toscano a vela
Una vacanza emozionante in barca a vela
L’arcipelago Toscano con il suo mare cristallino, le calette, le grandi spiagge e le pinete che si affacciano sulle scogliere a strapiombo, è un’emozionante destinazione da scoprire per gli amanti del mare. L’arcipelago è formato da un gruppo di sette isole, sette gioielli pieni di storia, posti sotto tutela dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano sorto per salvaguardare questo incredibile e meraviglioso habitat.
Scopri gli itinerari di una vacanza a vela nell’Isola d’Elba e nell’Arcipelago Toscano
L’isola d’Elba
L’isola più grande dell’Arcipelago è l’Isola d’Elba, che per le sue dimensioni è la terza in Italia dopo Sicilia e Sardegna. L’Elba è famosa anche per aver ospitato Napoleone durante il suo esilio. L’isola si sviluppa lungo 147 km di costa con spiagge ogni volta diverse: dalla sabbia dorata, ai sassi, fino alla spiaggia nera ( così colorata per la presenza di ferro). L’Elba è ricca di minerali e fin dall’antichità è stata un centro molto importante per le attività estrattive.
Salpando da Portoferraio e lasciando alla nostra sinistra la ” Torre del Martello” ed il Porto Antico le nostre destinazioni sono innumerevoli, ma tenterò di immaginare un ipotetico, ma possibile giro dell’isola alla scoperta dei punti per me più suggestivi. Issiamo le vele e, come sempre guidati dal vento, ci dirigiamo verso ” Punta Falconaia”, facciamo rotta verso il ridossato golfo di ” Nisporto”, oppure proseguiamo mure a dritta verso ” Cala Mandriola” e, doppiato “Capo Vita”, poggiando ad est diamo fondo tra la spiaggia e “L’Isola dei Topi”, dove l’acqua è turchese e gli scogli a poca distanza ci invitano ad una nuotata, magari con maschera e pinne alla scoperta dei fondali. Se invece il vento ci porta ad Ovest, “pronti a virare? Viriamo!” e mure a sinistra.
L’isola del Giglio
Troviamo poi l’isola del Giglio, davanti alla costa dell’Argentario. Vero paradiso naturalistico con i suoi tre paesi, insieme alle calette e alle spiaggie.
Uscendo dal golfo di Marina di Campo facciamo rotta sud-est,e, issati fiocco e randa, col vento al traverso, puntiamo verso l’isola del Giglio, la perla dell’arcipelago e la più distante dall’Elba, non considerando la piccola Giannutri. Dopo qualche ora di navigazione, ci concediamo una nuotata a “Cala delle Cannelle” o a ” Giglio Campese”, prima di salpare alla volta di Giglio Porto per assaporare la frizzante vita del borgo.
L’isola di Capraia
Poi Capraia, che è un vero e proprio gioiello di bellezza e natura selvaggia. E’ l’unica di origine vulcanica dell’Arcipelago. Il suo nome molto antico, che i Romani avevano recepito, senza cambiarlo, dagli Etruschi; ( da notare che) per questi ultimi, la parola “Capra” significava ” roccia”, e infatti questa è un’isola rocciosa e aspra.
Salpando da Marciana Marina e, facendo rotta a nord-ovest, si scorge all’orizzonte l’isola di Capraia; ancor prima di avvistarne le coste è spesso identificabile dalla formazione di sottili nuvole generate dal moto ascensionale dell’aria sui pendii dell’isola. Avvicinandoci e,orzando al vento, puntando a sud dell’isola, raggiungiamo ” Cala Rossa”, dove ci concediamo un tuffo e scattiamo qualche foto, prima di salpare nuovamente e bordeggiare verso nord fino a raggiungere l’insenatura del porto dove dare fonda ed approntarci a sbarcare per visitare l’isola.
L’isola di Montecristo
E’ un vero e proprio paradiso, zona di tutela biologica integrale, accessibile solo per 1000 visitatori all’anno, sotto la guida del personale del Corpo Forestale.
A sud dell’Elba sorge e svetta alta e maestosa, immersa in un blu profondo, l’Isola di Montecristo, riserva naturale protetta. Sull’isola, interdetta anche al solo avvicinamento, vivono solo due Guardie forestali. Provenendo da sud, magari dalla Sardegna, funge da punto cospicuo, come a darci il benvenuto in Arcipelago Toscano.
L’isola di Giannutri
L’isola di Giannutri, raggiungibile da porto S. Stefano o dall’isola del Giglio, che ospita un’ unica spiaggetta ove è possibile fare il bagno. Qui si trovano i resti di una splendida villa romana.
Proseguendo a sud del Giglio troviamo la più piccola Giannutri, anch’essa riserva naturale. La quasi totalità del periplo dell’isola è interdetta all’ormeggio ed alla navigazione; potremo comunque godere dell’abbraccio dell’isola sostando per un rapido tuffo a “Cala dello Schiavo”.
L’isola di Gorgona
Gorgona, è la più piccola delle sette, sede di un parco naturalistico e dell’ultima struttura carceraria situata nelle piccole isole del Tirreno.
Ad ovest di Livorno e a nord di Portoferraio intravediamo Gorgona, la più piccola delle isole dell’arcipelago, anch’essa sede di un penitenziario, tutt’ora aperto, e quindi inavvicinabile.
L’isola di Pianosa
L’isola di Pianosa, come dice il nome ,è l’unica completamente pianeggiante. E’ la più vicina all’Isola d’Elba ed è interamente ricoperta di macchia mediterranea incontaminata.
Navigando lungo le coste a sud dell’Elba, scorgiamo, poco distante, l’Isola di Pianosa; a causa della presenza di un penitenziario ed al divieto totale di pesca lungo le sue coste, l’isola è rimasta pressochè incontaminata; siccome le visite sono concesse solo su autorizzazione dell’ente parco, e la lista d’attesa è sempre eccessivamente lunga, ne potremo godere solo guardandone le brulle coste dal largo.